Valutazione dell’efficacia di diverse tecniche mini-invasive per la terapia chirurgica dell’emicrania e delle cefalee muscolo-tensive

SSD: MED/19 – Chirurgia Plastica
Responsabile della ricerca: Edoardo Raposio
Finanziamento: FRA 2019

Descrizione

L’emicrania e le cefalee muscolo-tensive sono due patologie estremamente comuni ed altamente invalidanti, la cui presenza influisce molto negativamente sulla qualità di vita dei pazienti affetti.
Recenti teorie relative all’insorgenza dell’emicrania e delle cefalee muscolo-tensive hanno confermato come queste, in molti casi, siano strettamente correlate all’irritazione di alcuni nervi superficiali, localizzati a livello della fronte o dello scalpo, compressi da piccoli vasi o muscoli circostanti, e che questi “punti scatenanti” (trigger points) possano essere eliminati mediante un intervento chirurgico miniinvasivo. Tali tecniche, effettuate in anestesia locale con sedazione, indolori, consistono nella liberazione mini-invasiva di alcuni nervi, l’irritazione dei quali causa l’insorgenza degli attacchi. È stato ampiamente dimostrato come, in oltre l’80% dei pazienti affetti da cefalea muscolo-tensiva o emicrania, la liberazione mini-invasiva di questi nervi determini la completa remissione dei sintomi o una diminuzione significativa del numero, della durata e dell’intensità degli attacchi. L’approccio chirurgico è indicato quando l’emicrania o la cefalea sono farmaco-resistenti, oppure quando la terapia farmacologica causa effetti collaterali così importanti da renderla poco sopportabile ai pazienti trattati; non sono invece risolvibili tramite questa metodica le cefalee a grappolo o le cefalee secondarie ad altre patologie.
Lo studio si propone di valutare diverse modalità procedurali (mediante specifico questionario a 12 mesi ed al Migraine Disability Assessment Scale – MIDAS) in merito alla terapia chirurgica miniinvasiva delle emicranie e delle cefalee muscolo-tensive. Saranno comparati i diversi approcci mini-invasivi ed endoscopici; i risultati terapeutici ad un anno saranno comparati inoltre in base al numero e localizzazione dei trigger point (occipitale, temporale, frontale, numullare) osservati e trattati.

Ultimo aggiornamento 12 Maggio 2022